sabato 12 gennaio 2019

CATTURATO CESARE BATTISTI 


Quanto sta accadendo in questi giorni ci rimanda a un doloroso pezzo di storia, in quanto si parla di fatti accaduti alla fine degli Anni '70, in pieno fnomeno terrorismo, quella sorta di "guerra civile a bassa intensità" che sconvolse l'Italia.
Cesare Battisti, negli Anni '70 alla testa dei Proletari Armati per il Comunismo (PAC), ricercato per condanne in Italia per 4 omicidi  e altro, è stato arrestato a Santa Cruz in Bolivia, dove si era rifugiato dopo che a, a dicembre, si era allontanato dal Brasile, visto che la svolta politica in quel paese lasciava intuire la sua prossima estradizione dopo decenni di coperture politiche, non solo in Brasile.
Era rimasto uno dei pochissimi ricercati per condanne per fatti risalenti a quel periodo. I suoi compagni di lotta, con condanne anche più pesanti, da tempo hanno lasciato i carceri e sono tornati in libertà. Lui, evaso dal carcere di Frosinone nel 1981, aveva trovato accoglienza in Francia, protetto dalla "Dottrina Mitterand", una storia che meriterebbe un approfondimento ma su cui in tani svicolano. Quando capì che la Francia non lo avrebbe più coperto, riuscì a passare l'Atlantico (lo aveva già fatto in precedenza), giungendo nel Brasile del presidente Lula, Scoperto dal nostro intelligence, venne arrestato ma poi rilasciato e l'ultimo giorno del mandato di Lula (!!) ricevette accoglienza,  protetto fu poi dalla ex terrorista Dilma Eoussef, che subentrò a Lula. Finita quella stagione e dopo un primo tentativo fallito di raggiungere la Bolivia, vi è scappato ma alla fine è stato preso.
L'intelligence italiano lo teneva d'occhio e lo ha seguito anche in Bolivia. Forse Battisti era abile a fare il latitante un tempo, ma nell'era tecnologica lo è stato di meno, giusto per intenderci. 
Quello che è veramente grave é che la Francia abbia protetto per molti anni persone condannate per reati molto gravi in Italia. Cosa sarebbe accaduto se noi avessimo accolto dei ricercati francesi, per esempio degli indipendentisti corsi, in Italia?
La nota positiva è che il lavoro dell'intelligence ha funzionato, anche a grande distanza dall'Italia, dato che non era semplice trovare un ricercato che poteva essere chissà dove in un continente immenso.

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