mercoledì 31 ottobre 2018

SABATO 3 E DOMENICA 4 NOVEMBRE
A NOVEGRO (MILANO)
SI TERRA' L'EDIZIONE AUTUNNALE DI MILITALIA
IL PIU' IMPORTANTE EVENTO DEL  
SETTORE IN ITALIA
VI ASPETTIAMO NUMEROSI ANCHE 
AL NOSTRO STAND 

TRICOLORE IN PARLAMENTO

Un grande tricolore sono stati srotolati su banchi di Fratelli d'Italia, durante la seduta del 31 ottobre.
L'azione è avvenuta mentre il deputato Luca De Carlo prendeva la parola per sottolineare il modestissimo rilievo dato al centenario della vittoria nella I Guerra Mondiale, una vergogna assoluta su cui siamo già intervenuti e su cui abbiamo due  articoli sul numero di novembre di Storia e Battaglie, in edicola intorno al 10 novembre.
Sommamente infelice l'uscita del presidente della Camera, Fico, il quale ha chiesto l'immediata rimozione dello "striscione".
Sotto quello "striscione", come lo chiama lui, durante la I Guerra Mondiale, caddero 651.000 militari, in un'epoca in cui l'Italia contava solo 36 milioni di cittadini. 

venerdì 26 ottobre 2018

FESTA DEI PARACADUTISTI

Alla caserma Gamerra di Pisa è stato ricordato il 78° della Battaglia di El Alamein che coincide anche con la festa della specialità dei Paracadutisti, presente il capo di stato maggiore dell'Esercito e di un folto pubblico accorso nonostante il giorno lavorativo.
Tutta una serie di di momenti, come l'arrivo delle pattuglie partite da diversi sacrari dove riposano le salme dei paracadutisti caduti in combattimento, hanno voluto ricordare il sacrificio di tanti giovani che seppero tenere ben alto in nome d'Italia, raccogliendo anche l'ammirazione dell'avversario.
Ma oramai è lunga anche la storia nei decenni più recenti, come testimoniano nastrini e medaglie sui petti di tanti. Ma nuove sfide attendono i paracadutisti a breve, visto come si evolve la situazione internazionale.



venerdì 19 ottobre 2018

L'ATLANTIC AL 
MUSEO DI VIGNA DI VALLE

Asportando dalla fusoliera, priva delle ali oltre i propulsori, tutto quanto era asportabile, un grande biturbina antisommergibile ATLANTIC, ritirato dal servizio lo scorso novembre, è stato trasportato al Museo dell'Aeronautica di Vigna di Valle, a nord di Roma, dopo che lo scorso novembre aveva effettuato l'ultimo atterraggio a Pratica di Mare.
Per il trasporto è stato utilizzato un grande elicottero S-64 F SKYCRANE dei Vigili del Fuoco, dopo che è stato studiata una rotta che non sorvolava centri abitati e compatibilmente con l'intenso traffico aereo dell'area di Fiumicino. Normalmente l'S-64 è utilizzato in funzione antincendio ma ha una capacità di carico superiore a quella di qualsiasi elicottero operativo in Italia.
Un bel lavoro che ora sarà seguito dalla completamento del velivolo con le semiali e tutto il resto dell'equipaggiamento.
L'ATLANTIC è stato sostituito dal 2016, dopo 45 anni di attività e 250.000 ore di volo (!) dal P-72, alias ATR-72 MP, di cui sono in servizio quattro esemplari,. Ne servono altri e tutti vanno portati allo standard antisom previsto già in sede costruttiva, vista il quadro strategico in Mediterraneo.
SUL NUMERO 193 DI STORIA E BATTAGLIE
ATTUALMENTE IN EDICOLA:

- 3 agosto - 3 settembre 1944. La Battaglia di Firenze (2a parte) Si conclude la ricostruzione della lotta per Firenze, in cui troppo spesso le ricostruzioni sono state di comodo se non del tutto fantasiose. Immagini molto interessanti dei paracadutisti tedeschi per le strade di Firenze durante i combattimenti.

- I ragazzi che difesero l'onore (3a parte) Parte conclusiva dell'articolo dedicato ai reparti paracadutisti della RSI.

- Filippine 1941-42 Le operazioni dell'Aviazione americana (2a parte) Vicende molto poco conosciute nelle Filippine attaccate dal Giappone.

- Il comandante Mario Arillo (2a parte) Praticamente la prima biografia del comandante Arillo, M.O. con in Smg. "trasportatore" Ambra.

- L'Operazione Danubio L'invasione della Cecoslovacchia nel 1968.

- L'Operazione Stosser, i lanci tedeschi nelle Ardenne. L'ultimo aviolancio di massa tedesco durante la II Guerra Mondiale, una vicenda mai trattata prima in Italia.

PER FACE BOOK E' VIETATO 
CHIAMARSI MUSSOLINI


Si chiama Caio Giulio Cesare Mussolini ed è pronipote di Benito Mussolini, ex ufficiale della Marina Militare e attualmente dipendente di Fincantieri. Ha provato a registrarsi sul suo nome su Face Book ma la sua iscrizione è stata bloccata, in quanto "non consentita".
La cosa emblematica è che ha provato a registrarsi con altri nomi di dittatori del passato, da Stalin a Pol Pot (non certo dei filantropi) ma l'accesso non è stato bloccato.
Si vede proprio che su F.B. non amano il nome Mussolini ma la cosa scivola nel ridicolo, visto cosa è accaduto con la controprova. Forse sono stati presi delle misure dopo il film "Sono Tornato", dove un redivivo Mussolini (Benito) tentava di iscriversi proprio sul social forum.

lunedì 15 ottobre 2018

CONCLUSA MILIFERRARA 
ORA E' LA VOLTA DI MILITALIA A MILANO

Questo fine settimana vi è statao il tradizionale appuntamento (due volte all'anno) di MILIFERRARA, con un afflusso di persone importante anche se la crisi economica continua a mordere e tutti rimpiangono l'edizioni del passato.
Il prossimo appuntamento è per il primo fine settimana di novembre, a Novegro, alla periferia orietale di Milano, per la classicissimo MILITARIA, nella sua edizione autunnale.
Si tratta di gran lunga della più importante manifestazione del settore, cun una inifinità di propostem anche nel settore editoriale.
La nostra casa editrice sarà presente con varie proposte e una scontistica particolare, proprio per venire in contro alle difficoltà del periodo.

martedì 9 ottobre 2018

UN CENTENARIO DI CUI CI SI VERGOGNA!

Ci scusiamo con i nostri lettori per aver lasciato a lungo il Blog fermo ma eravamo impegnati in un lungo viaggio sui fronti della guerra in Ucraina, durante il quale abbiamo raccolto anche materiale storico.
Appena tornati, ci siamo informati se, miracolosamente ci saranno degli eventi per i 100 anni dalla vittoria nella I Guerra Mondiale.
Purtroppo, come temevamo, le notizie sono pessime. Il Presidente della Repubblica, deporrà la solita corona al Sacrario di Re di Puglia (incredibilmente chiuso per grandi lavori proprio per il centenario !!!), ci saranno alcuni eventi a Trieste, con la partecipazione delle Forze Armate, e poi tutti a casa. Il minimo dei minimi, dei minimi.
A casa volevano tornare i 650.000 caduti italiani di quel conflitto e a casa tornarono tanti militari mutilati, feriti e con profondissimi traumi psicologici. Noi eravamo pronti ad appoggiare qualsiasi evento ma nonostante l'impegno di tanti, dai politici non si è ottenuto niente. Così mentre in tutti gli altri paesi coinvolti, vi sono state manifestazioni, convegni e via proseguendo, da noi non è stato fatto quasi niente. Una vera e propria vergogna. Che ci fossero pochissimi denari era noto ma in questo caso siamo arrivati a risultati realmente indecenti.
Le cause sono molteplici e le analizzeremo più in dettaglio. Certo è che tanti sacrifici meritavano qualcosa di ben diverso. Il conflitto fu il coronamento del Risorgimento, risultando molto, molto più sanguinoso. L'assetto d'Europa, dopo molti anni, ne risultò sconvolto, ponendo i presupposti per un ulteriore scontro a livello mondiale, ancora più vasto e sanguinoso, 20 anni dopo. Eppure ci ricordiamo benissimo che ci si era mossi per tempo e che per il solo concerto con quattro presidenti, la Regione Friuli Venezie Giulie investì un milione, dei circa 10 che sembra abbia speso per il centenario (non pochissimi), finiti in 1.000 rivoli inconcludenti o chissà dove. In questo quadro veramente desolante spicca il servizio televisivo pubblico che non è riuscito ad allestire nessun evento di rilievo, limitandosi a tirar fuori dai depositi registrazioni vecchie di mezzo secolo e oltre.
Qualche ignorante fa intendere che l'immane massacro d'Europa pose i presupposti dell'avvento del fascismo, che poi esaltò il conflitto. Il fascismo fu un evento successivo ma allora bisognerebbe dire che anche il comunismo nacque in quel periodo. Il problema di fondo è che vi è una beata ignoranza e neppure l'ampia disponibilità di mezzi telematici ha avuto effetto sulla sua riduzione.
Ci scusiamo con le tantissime vittime di quello scontro. Non volevamo ricordare solo "la vittoria" ma, senza revanscismi, un immane evento storico, eroismi, viltà e incompetenze, ma facevamo conto su un senso della storia che invece latita, forse anche per colpa nostra, troppi attenti al dettaglio della storia e non al senso della storia.