domenica 19 maggio 2019

ARRIVANO L'ELEZIONI, 
RISPUNTA IL PERICOLO FASCISTA
 
 
 Ci sono l'elezioni è, come ogni volta da molto tempo, rispunta il pericolo fascismo.
Per chi è pratico di storia, è non ha le "fette di prosciutto" ideologiche sugli occhi, riproporre dopo 100 anni un movimento politico, ci sembra un'idea non proprio nuova, in un mondo in cui anche i comunisti, spariti da gran parte del mondo da circa 30 anni (ma bisogna ricordarci dell'eccezioni, non proprio marginali, in quanto si parla anche di Cina) non ci sembra facilmente praticabile.
E' che si cerca di raccattare voti agitando spauracchi storici. Manganelli, olio di ricino e pure le leggi razziali. Una professoressa a cui i suoi alunni propongono una correlazione fra le leggi del 1938 e quanto sta avvenendo oggi, invece di chiedersi dove ha sbagliato nello spiegare la storia, fa finta di niente.
Vogliamo anche segnalare qualcuno che in trasmissione ha detto che l'editore di "Sono Matteo Salvini" non ha capito niente perché e notorio che "i fascisti non leggono". Peccato (per lui) che grazie a tutte queste feroci polemiche, il libro sta andando benissimo.
Il problema è che in tanti con l'antifascismo ci hanno campato per decenni, anche qando il fascismo era sparito, magari proponendo un bel regime comunista, dove i lavoratori avrebbero comandato e la libertà sarebbe stata garantita!
Queste accuse hanno sempre funzionato. Possiamo ricordare che di fascista se lo è preso, dopo l'MSI e anche Alleanza Nazionale, Berlusconi e ora è la volta di Salvini. La destra nel linguaggio di queste persone diventa subito "estrema destra" mentre per chi è ancora più a destra, lo strumento ("l'antifascistometro") arriva a fondo scala. La cosa è buffa in quanto se Orban in Ungheria ha più del 50% dei voti, poi alla sua destra  vi è lo Jukip, che prende un altro 11%.
Possibile che una politica che ha permesso di mantenere il potere per tanto tempo, proprio ora smetta di funzionare? Qualcuno non vuole rassegnarsi a questa realtà e invece di sviluppare qualche concetto politico, si appella a questo ritornello gracchiante come un disco vecchio. Che si sia alla frutta se ne è accorto perfino qualcuno a sinistra, intuendo che si tratta di una politica suicida che sta portando grande beneficio proprio alla destra.
Dubitiamo fortemente che Salvini e la Lega si mettano a fare rastrellamenti ma magari vogliono porre fine a questo gran casino pericoloso che qualcuno, per calcolo economico o scelte ideologiche, vogliono imporre.

domenica 12 maggio 2019

SULLA NUOVA CENSURA 


Credo che la casa editrice Altafonte e Chiara Giannini mai avrebbero sperato in una campagna pubblicitaria di maggior impatto per l'uscita del libro "Io sono Matteo Salvini"!
A pochissime ore dall'apertura del Salone del Libro di Torino i 10 metri quadrati concessi in precedenza (su 60.000), sono stati tolti e così l'editore avrò diritto ad un risarcimento. Ma è la polemica che si è scatenata, con l'evidente obiettivo di colpire Matteo Salvini, che ha dato una enorme visibilità al libro, istantaneamente andato esaurito e in fase di rapidissima ristampa.
In una manifestazione in cui, giusto per fare un esempio, da 11 anni espone senza problemi a Torino l'editore AR (quella fondata da Franco Freda oltre mezzo secolo or sono), questa palese censura ha scatenato un grande dibattito, dove è emerso il peggio di certa sinistra, per fortuna non tutta, in quanto qualcuno ha fatto notare anche da sinistra che si stava facendo non solo un grave errore sostanziale in tema di libertà ma un disastro mediatico. 
Qualcuno (il solito intellettuale da strapazzo anche se presente nei soliti talk organizzati dai compagni) si è spinto perfino a dire che Polacco (l'editore) non è lungimirante nell'impegnarsi nel settore, in quanto "notoriamente i fascisti non leggono".
Nel trappolone sono caduti anche il sindaco di Torino (che pure ha un'accusa di omicidio preterintenzionale sul capo) e quello che, ancora per pochi giorni è il presidente della regione Piemonte, il solito dinosauro ex comunista, preoccupato di essere spazzato via come tanti altri compagni .
Matteo Salvini non ha scelto assolutamente l'editore e la Giannini ha avuto tante porte in faccia chiuse in precedenza, giusto per dire come sono andate le cose. Lei si è presentata lo stesso al salone e tre (di numero) nostalgici del comunismo, si sono messi a cantare "Bella Ciao" davanti ai giornalisti. Altra pubblicità.  Prima del salone il libro era praticamente sconosciuto mentre oggi ne parlano tutti.
Alla fine "Io sono Matteo Salvini" diverrà un libro vendutissimo e questo atto liberticida non porterà per niente bene (politicamente parlando) a chi lo ha condotto in spregio a elementari principi.

giovedì 2 maggio 2019

 4 - 5 MAGGIO 2019

MILITALIA
 
A
 
NOVEGRO
 
UN APPUNTAMENTO DA 
 
NON PERDERE
 
 
Storia e Battaglie sarà a Novegro
 
 
 




mercoledì 1 maggio 2019

CENTRO STUDI 
STORIA DEL 
PARACADUTISMO MILITARE
 
 
In seno all'Associazione Paracadutisti d'Italia è stato formato il Centro Sudi per la Storia del paracadutismo militare. Si tratta di una interessante iniziativa per far conoscere la storia del paracadutismo, non ancora studiata adeguatamente in modo scientifico.
A dare spessore all'iniziativa vi è il coinvolgimento di Federico Ciavattoni, ben conosciuto da molti anni ai lettori di Storia e Battaglie che sicuramente saprà dare, in collaborazione con i soci e la dirigenza ANPdI, un taglio particolare a tutta l'iniziativa.