domenica 9 settembre 2018

FINE DI UNA TASSA STORICA
 
 
Fra le tante accise che insistevano sui carburanti, quella relativa alle "iniquie sanzioni" della Società delle Nazioni decretate nel 1935 per l'invasione italiana dell'Etiopia (non proprio una democrazia, con fenomeni ancora di schiavismo), era quella che faceva sorridere. Vuoi perché il suo importo era oramai minimo, vuoi per la sua motivazione. 
Sui carburanti sono applicate tasse che avrebbero dovuto finanziare la ricostruzione di disastri nazionali oramai storici (Vajont, Alluvione di Firenze, terremoto del Belice e via proseguendo), tutti risolti da tempo ma sempre con prelievo fiscale in vigore.
Del resto in questo modo si tenta di far fronte al cronico fenomeno dell'evasione fiscale e anche recentemente si parlava di 1,5 milioni di lavoratori in nero, fenomeno che rende chiaramente inattuabile sostegni a pioggia come il cosiddetto reddito di cittadinanza, che andrebbe anche a chi non denuncia i redditi che percepisce in nero!! 
Questo è il paese dei finti cechi e dei finti invalidi, figuriamoci che problema vi é nel dichiararsi finti disoccupati. 
Intanto lo stato, "celerissimo", ha dichiarato la fine delle conseguenze delle sanzioni del 1935!
Piccola annotazione. Gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica ignorarono le sanzioni contro l'Italia, continuando a farci affari.

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